Cogan - Killing them softly - Andrew Dominik
Cogan - Killing them softly - Andrew Dominik - 2012 - 97'
Il sempre meritevole Club Amici del Cinema di Sampierdarena, ieri ha proiettato Cogan in seconda visione. Siamo andati a vederlo in tre, due giovani uomini e una giovane donna; i pareri sono stati molto distanti. Io credo si tratti di un buon film, non un capolavoro, ma un film con almeno tre o quattro cose da dire e che denota in ogni caso una conoscenza del cinema, della letteratura e della cultura occidentale non scontate e che non sempre sono presenti con così tanta attenzione. La giovane donna si è espressa con meno entusiasmo; cito "credo di non aver mai pensato a così tante altre cose durante un film". E parliamo di una giovane donna che ne capisce, attenzione. Il terzo spettatore si è mantenuto su posizioni di rassegnata neutralità. Tornati a casa, ho subito cercato qualche informazione in più sul film e su Dominik per scrivere la consueta recensione che mangia qualche bit altrimenti usato meglio, ma finché ce n'è. Invece mi limiterò a linkarne un'altra perché è scritta meglio di quanto potrei fare io, ha più informazioni di quante potrei darne e insomma è migliore.
Il mio brevissimo parere, a questo punto, può esaurirsi nel consigliare la visione del film. Sempre meglio di Muccino, comunque.
La pagina in questione si trova sul sito de Gli Spietati, la quale ha a sua volta un link che porta ad un altro articolo, pure ugualmente interessante. Li copio qui sotto entrambi
recensione su Gli Spietati.it
articolo su Gli Spietati.it
Il sempre meritevole Club Amici del Cinema di Sampierdarena, ieri ha proiettato Cogan in seconda visione. Siamo andati a vederlo in tre, due giovani uomini e una giovane donna; i pareri sono stati molto distanti. Io credo si tratti di un buon film, non un capolavoro, ma un film con almeno tre o quattro cose da dire e che denota in ogni caso una conoscenza del cinema, della letteratura e della cultura occidentale non scontate e che non sempre sono presenti con così tanta attenzione. La giovane donna si è espressa con meno entusiasmo; cito "credo di non aver mai pensato a così tante altre cose durante un film". E parliamo di una giovane donna che ne capisce, attenzione. Il terzo spettatore si è mantenuto su posizioni di rassegnata neutralità. Tornati a casa, ho subito cercato qualche informazione in più sul film e su Dominik per scrivere la consueta recensione che mangia qualche bit altrimenti usato meglio, ma finché ce n'è. Invece mi limiterò a linkarne un'altra perché è scritta meglio di quanto potrei fare io, ha più informazioni di quante potrei darne e insomma è migliore.
Il mio brevissimo parere, a questo punto, può esaurirsi nel consigliare la visione del film. Sempre meglio di Muccino, comunque.
La pagina in questione si trova sul sito de Gli Spietati, la quale ha a sua volta un link che porta ad un altro articolo, pure ugualmente interessante. Li copio qui sotto entrambi
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