Boxing Gym - Frederick Wiseman

Boxing Gym - Frederick Wiseman - 2010 - 91'

"La violenza umana nel ventaglio pressoché infinito delle sua forme e delle sua conseguenze è un tema presente in molti miei film. Basic Training, Missile e Manoeuvre parlano dell'addestramento che prepara i soldati a commettere atti di violenza in nome e al servzio dello Stato minacciato da nemici esterni. La boxe è l'espressione controllata e ritualizzata di una forma di violenza ed è piena di contraddizioni. Può essere cruenta e crudele, ma richiede comunque devozione, disciplina, concentrazione, etica del lavoro e senso del sacrificio. "
"Per realizzare Boxing Gym abbiamo fatto sei settimane di riprese dalle 5:30 di mattina alle 20:30 di sera. Alla fine ho messo nel film solo il due per cento di ciò che ho girato e ho lavorato con grande attenzione al montaggio. grazie al quale ho attribuito al film stesso ritmo e lo stesso respiro della boxe."
Potrebbe essere tutta qui la recensione di Boxing Gym; l'interesse per un aspetto della vita umana, il lavoro di ripresa, il lavoro di montaggio, l'attenzione costante al ritmo della vita che si vuole documentare.

Colpisce profondamente l'incredibile attenzione che si presta nel seguire niente di più e niente di meno che la vita quotidiana di una serie di persone assolutamente estranee e ordinarie, che dopo pochi minuti diventano invece straordinarie, più vere del vero. Wiseman riesce a restituire importanza alle cose, alle parole, agli sguardi. Il tempo impiegato a vedere questo film è come dedicato a guardare la vita attraverso una pozza d'acqua.
Dispiace dirlo, ma non fosse per Fuori Orario questi film non li vedremmo mai. Ora c'è a Roma una libreria che vende i film di Wiseman, temo però senza sottotitoli in italiano. In ogni caso per chi parla inglese decentemente è un'occasione imperdibile. RaiReplay ritrasmette qualche film di Fuori Orario ma non ho ancora capito secondo quale logica. Qualche film c'è, qualche altro no. Di qualche film c'è solo una parte. Si può provare anche lì comunque.

Boxing Gym, ma tutto Wiseman, pone alcune domande chiave: chi e cosa riprendere? Perché? Che peso ha lo sguardo del regista? Come ci si comporta con gli attori in un documentario? Che ruolo ha il montaggio? Che ruolo ha il suono? Cos'è il ritmo? Ed è una questione quanto intrinseca alle immagini e quanto realtiva al soggetto d'indagine?
Wiseman torna immancabilmente con ogni film al grado zero dell'esplorazione, ogni volta arricchito dall'esperienza del film, dei film, precedenti, senza macchiarsi però con l'abitudine, con le ripetizioni dello sguardo, con la presunzione di qualche modello da applicare.

Di fronte non solo a questo film, che di suo sarebbe già un miracolo produttivo, ma a tutta la carriera di Wiseman occorre fare una riflessione sul sistema economico che gli ha permesso di girare questo materiale e in questo modo. Wiseman, che non si è di certo arricchito, ma che al contrario di altri registi ha però semrpe lavorato e più o meno sempre alle sue condizioni, è finanziato e insomma lavora per una televisione americana, la PBS, che in realtà non è una televisione ma un network e più esattamente un network di emittenti televisive pubbliche; vivono con soldi pubblici e donazioni. Su Wikipedia ci sono proprio due righe, ma meglio di niente. La cosa straordinaria è che una delle descrizioni più lunghe e accurate degli Stati Uniti d'America la fa un regista con - in parte - i soldi pubblici. Il Paese del mondo che più detesta l'intervento dello Stato, in qualsiasi ambito, affida allo Stato la propria costruzione di memoria filmata più estesa se proprio non vogliamo più esatta. Questo pensiero mi delizia.
Anche Wiseman, e in questa intervista che ho trovato su filmmakermagazine se ne parla, oltre che di molto altro; anche Wiseman in questo momento ha difficoltà a trovare i soldi per girare, ma sono tempi duri per tutti, e non ce lo vedo Wiseman a non girare ancora qualcosa.
Qui invece c'è una recensione in italiano - e non si trova quasi nulla -.