Grandi classici - Cineforum Mammuth n. 0
Nell'ultimo mese, giorno più, giorno meno, ho visto per la prima volta (Casablanca) o rivisto per l'ennesima (2001 Odissea nello spazio e Quarto potere) gli appena citati tre grandi classici. Di questi film non è possibile fare una recensione; è stato già detto tutto, molto meglio di come potrei farlo io. Non parlarne affatto però non è una cosa giusta. Che senso hanno questi film adesso? Questa mi è sembrata la domanda da fare. Con tutto il carico di storia e di opinione che si portano addosso, cosa significa vederli oggi? Vorrei cercare di riportare, per quanto possibile, e con un metodo il meno scientifico che si possa usare, i commenti di chi ha preso parte a queste visioni. E tutto questo si può considerare un'anticipazione e allo stesso tempo un esperimento di quello che potrebbe essere (di quello che potrebbe anche essere) il cineforum Mammuth.
I tre film in questione sono stati visti da:
Mammuth Giallo, in questo caso m.g., impiegato, 30 anni, segno del toro.
La mia fidanzata, che chiameremo g.g., studentessa e non solo, 21 anni, segno del sagittario.
Spero poi con il cineforum di avere anche altri pareri.
Quarto potere - Orson Welles
Il mastodontico Cittadino Kane, la slitta, la stampa, la profondità di campo, alcuni tra i movimenti più belli di sempre e certamente tra i più famosi.
m.g.: ormai lo conosco talmente bene che mi emoziona sempre meno. Ero molto più curioso di vedere le reazioni di g.g. Resta un film dall'ambizione smisurata e probabilmente conserva ancora la carica rivoluzionaria che aveva, soprattutto dal punto di vista tecnico. Ho l'impressione però che ogni anno perda un po' di forza, che ormai si stia diluendo nella storia del cinema e stia abbandonando il cinema.
G.g.: se vuole, poi scriverà lei quello che vuole. Le impressioni che ho avuto io dalla sua visione; credo si sia profondamente annoiata. In un film che punta molto sulla forza emotiva, g.g. ha trovato la trama troppo prevedibile, il trucco di Orson Welles pessimo, la parte tecnica del film, luci, inquadrature, movimenti di macchina molto interessanti, ma forse non così rivoluzionari.
Casablanca - Michael Curtiz
Tra i film più citati della storia; Eco me lo ritrovavo sempre con la sua citazione nei momenti più improbabili. C'è qualcosa, forse semplicemente il momento giusto, che lo ha fatto diventare Casablanca. Sarebbe potuto essere un film normale.
Partiamo da g.g.: è uno dei punti fermi della sua personale cinematografia, insieme a La grande fuga, Harold e Maude, e pochi altri titoli. L'abbondanza di retorica la esalta. Se Laszlo non fosse così privo di ogni carisma, forse avrebbe un poster in camera. Incredibilmente aveva dimenticato il finale.
m.g.: no, non l'avevo mai visto, e conoscevo vagamente la storia solo attraverso Topolino, che a un certo punto, qualche anno fa, pubblicava le rivisitazioni topolinesche dei grandi film. C'era anche La strada, ricordo. Magari lo fanno ancora. Casablanca con Topolino però faceva molta tristezza, se posso dire. Il film, nonostante l'abbondanza di retorica (vedi il commento sopra), non mi è dispiaciuto. Affatto. La Bergman e Bogart hanno davvero un carisma notevole. Personalmente pregherei Sam di suonare un'altra cosa, perché quella canzone non è il massimo della vita, ma d'altra parte l'amore è l'amore. Mi ha colpito molto la cura della fotografia, non mi aspettavo un film con luci così complesse. Le scene nel bar di Bogart sono tutto tranne che semplici. Se si accetta l'impianto hollywoodiano, il film effettivamente ti trasporta. Io tenevo per la Bergman comunque.
2001 Odissea nello Spazio - Stanley Kubrick
Il film classico di fantascienza, anche chi non l'ha mai visto, ne conosce mille frammenti, passati, rimangiati, riadattati ovunque. Una sfida continua. Keir Dullea, ovvero il Dr. David Bowman, ha continuato a fare l'attore, a volte anche in qualche film più conosciuto. Wikipedia lo accredita anche come attore di teatro.
g.g.: non credo che le sia dispiaciuto, anche se qualcosa è evidentemente cambiato, forse nelle aspettative che si hanno da un film. Il problema è che queste parole non dovrei scriverle io, ma lei, o chiunque altro abbia visto il film. Diciamo che come numero zero ci accontentiamo; si proverà a fare diversamente e meglio. Tornando a g.g.; molta attenzione, molto divertimento, un po' di fascinazione hanno suscitato le tute, i modellini di astronave, le apparecchiature elettroniche, il telefono del futuro dove però bisogna usare una scheda e che è grosso come una stanza. Ho avuto l'impressione che le musiche l'abbiano colpita poco. Tutta la parte del buco nero è stata giudicata uno svarione.
m.g.: io lo trovo semplicemente cattivissimo e geniale. Continua a farmi un po' paura. Mi fa paura Hal, mi fa paura la sequenza di Bowman vecchio, poi morente, poi rinato. Senza g.g. non mi sarei mai accorto che le astronavi sono in effetti molto vintage. Per fortuna nel film si parla pochissimo, perché l'abbiamo visto in inglese, e a parte Hal, che ha una pronuncia perfetta, tutti gli altri parlano un americano biascicato per me assolutamente incomprensibile. Purtroppo anche i sottotitoli traducono con giro girotondo la filastrocca della morte di Hal. Lo svarione lo considero uno dei punti più alti della cinematografia.
La personale classifica di m.g.
3 - Casablanca
2 - Quarto potere
1 - 2001 Odissea nello spazio
La da me presunta classifica di g.g.
3 - Quarto potere
2 - 2001 Odissea nello spazio
1 - Casablanca
Fine del numero zero.
I tre film in questione sono stati visti da:
Mammuth Giallo, in questo caso m.g., impiegato, 30 anni, segno del toro.
La mia fidanzata, che chiameremo g.g., studentessa e non solo, 21 anni, segno del sagittario.
Spero poi con il cineforum di avere anche altri pareri.
Quarto potere - Orson Welles
Il mastodontico Cittadino Kane, la slitta, la stampa, la profondità di campo, alcuni tra i movimenti più belli di sempre e certamente tra i più famosi.
m.g.: ormai lo conosco talmente bene che mi emoziona sempre meno. Ero molto più curioso di vedere le reazioni di g.g. Resta un film dall'ambizione smisurata e probabilmente conserva ancora la carica rivoluzionaria che aveva, soprattutto dal punto di vista tecnico. Ho l'impressione però che ogni anno perda un po' di forza, che ormai si stia diluendo nella storia del cinema e stia abbandonando il cinema.
G.g.: se vuole, poi scriverà lei quello che vuole. Le impressioni che ho avuto io dalla sua visione; credo si sia profondamente annoiata. In un film che punta molto sulla forza emotiva, g.g. ha trovato la trama troppo prevedibile, il trucco di Orson Welles pessimo, la parte tecnica del film, luci, inquadrature, movimenti di macchina molto interessanti, ma forse non così rivoluzionari.
Casablanca - Michael Curtiz
Tra i film più citati della storia; Eco me lo ritrovavo sempre con la sua citazione nei momenti più improbabili. C'è qualcosa, forse semplicemente il momento giusto, che lo ha fatto diventare Casablanca. Sarebbe potuto essere un film normale.
Partiamo da g.g.: è uno dei punti fermi della sua personale cinematografia, insieme a La grande fuga, Harold e Maude, e pochi altri titoli. L'abbondanza di retorica la esalta. Se Laszlo non fosse così privo di ogni carisma, forse avrebbe un poster in camera. Incredibilmente aveva dimenticato il finale.
m.g.: no, non l'avevo mai visto, e conoscevo vagamente la storia solo attraverso Topolino, che a un certo punto, qualche anno fa, pubblicava le rivisitazioni topolinesche dei grandi film. C'era anche La strada, ricordo. Magari lo fanno ancora. Casablanca con Topolino però faceva molta tristezza, se posso dire. Il film, nonostante l'abbondanza di retorica (vedi il commento sopra), non mi è dispiaciuto. Affatto. La Bergman e Bogart hanno davvero un carisma notevole. Personalmente pregherei Sam di suonare un'altra cosa, perché quella canzone non è il massimo della vita, ma d'altra parte l'amore è l'amore. Mi ha colpito molto la cura della fotografia, non mi aspettavo un film con luci così complesse. Le scene nel bar di Bogart sono tutto tranne che semplici. Se si accetta l'impianto hollywoodiano, il film effettivamente ti trasporta. Io tenevo per la Bergman comunque.
2001 Odissea nello Spazio - Stanley Kubrick
Il film classico di fantascienza, anche chi non l'ha mai visto, ne conosce mille frammenti, passati, rimangiati, riadattati ovunque. Una sfida continua. Keir Dullea, ovvero il Dr. David Bowman, ha continuato a fare l'attore, a volte anche in qualche film più conosciuto. Wikipedia lo accredita anche come attore di teatro.
g.g.: non credo che le sia dispiaciuto, anche se qualcosa è evidentemente cambiato, forse nelle aspettative che si hanno da un film. Il problema è che queste parole non dovrei scriverle io, ma lei, o chiunque altro abbia visto il film. Diciamo che come numero zero ci accontentiamo; si proverà a fare diversamente e meglio. Tornando a g.g.; molta attenzione, molto divertimento, un po' di fascinazione hanno suscitato le tute, i modellini di astronave, le apparecchiature elettroniche, il telefono del futuro dove però bisogna usare una scheda e che è grosso come una stanza. Ho avuto l'impressione che le musiche l'abbiano colpita poco. Tutta la parte del buco nero è stata giudicata uno svarione.
m.g.: io lo trovo semplicemente cattivissimo e geniale. Continua a farmi un po' paura. Mi fa paura Hal, mi fa paura la sequenza di Bowman vecchio, poi morente, poi rinato. Senza g.g. non mi sarei mai accorto che le astronavi sono in effetti molto vintage. Per fortuna nel film si parla pochissimo, perché l'abbiamo visto in inglese, e a parte Hal, che ha una pronuncia perfetta, tutti gli altri parlano un americano biascicato per me assolutamente incomprensibile. Purtroppo anche i sottotitoli traducono con giro girotondo la filastrocca della morte di Hal. Lo svarione lo considero uno dei punti più alti della cinematografia.
La personale classifica di m.g.
3 - Casablanca
2 - Quarto potere
1 - 2001 Odissea nello spazio
La da me presunta classifica di g.g.
3 - Quarto potere
2 - 2001 Odissea nello spazio
1 - Casablanca
Fine del numero zero.
Commenti
Posta un commento