Appunti di viaggio: Berlino

Appunti di viaggio: Berlino 

A Kreuzberg i punk sono tutti intorno alla metro, tra le fermate Gorlitzer Bahnhof e Kottbuster Tor, vicino OranienStrasse. Hanno i capelli con la cresta e dei veri vestiti punk. Quando gli sono passato affianco per prendere la metro e salire le scale che portano ai binari, li ho sentiti parlare tutti in italiano.


Da qualche parte a est, non mi ricordo più dove ma dev'essere facile trovarlo, noi l'abbiamo trovato subito, c'è il museo dei computer; una piccola sala allungata dalla quale hanno ricavato più ambienti. Ci sono dentro i primi computer, le consolle Atari, i videogiochi da bar.
Soprattutto lì vicino c'è un piccolo mercatino che aveva l'aria di essere permanente. C'è un chiosco che vende il cibo migliore di Berlino, con una signora che taglia le aringhe con le forbici, ti sorride se arrivi fin lì e ti fa lo sconto. A due metri c'è un giardinetto di quartiere, con delle panchine. Bisogna fare attenzione alle api.


A una certa ora della sera, tra le dieci e mezza e le undici, la metropolitana chiude. In un punto in cui non te l'aspetti.


Non è una città per turisti; questo significa che se cerchi una mappa della città, tutti vogliono darti una rivista che credo si chiami Map. Comprare una mappa è proprio difficile, però è vero che non abbiamo mai chiesto ai punk italiani di Kreuzberg.



Allo zoo di Berlino, che è già una soddisfazione da pronunciare, c'è uno scimpanzé molto vecchio che è la reincarnazione di Janis Joplin. Si muove allo stesso modo, ha un fascino rock 'n roll innegabile e profondo. Ed è molto vecchio. Non so se fosse uno scimpanzé maschio o femmina.  

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